La «rinosettoplastica» è un intervento chirurgico praticato sempre più frequentemente, addirittura «banalizzato» nell'ambito della chirurgia ORL e della chirurgia plastica. Dopo le prime pubblicazioni di Nélaton e di Ombredanne nel 1904, la letteratura riguardante la chirurgia correttiva del naso è diventata considerevole.
Occupando una posizione privilegiata al centro della faccia, il naso conferisce al viso una parte della sua personalità. Infatti, è uno degli elementi di identificazione della persona così come gli occhi e lo sguardo. Ogni modificazione del naso trasforma quindi «la psicologia e l'anima» del paziente. Prima di intraprendere una rinoplastica di trasformazione, è molto importante guardare l'insieme del volto che l'intervento modificherà in tutte le sue proporzioni e conoscere bene la psicologia e la motivazione del paziente.
Per il chirurgo che si occuperà di questo tipo di intervento è indispensabile, quindi, una conoscenza accurata dell'armonia e dell'equilibrio della faccia. Come l'artista, il chirurgo non deve fidarsi troppo del suo estro istintivo. Egli deve valutare alcune misurazioni geometriche. Infatti, la bellezza non è una semplice impressione personale, deve incontrare un largo riscontro. La bellezza è dovuta soprattutto al giusto equilibrio fra le proporzioni, malgrado le diversità. Tuttavia, l'espressione e la mimica possono rendere gradevole un volto disarmonico.
Prima di affrontare le indicazioni chirurgiche della rinoplastica, studieremo l'armonia del volto, cioè le diverse misure geometriche del volto e in particolare del naso.
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