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La dacriocistorinostomia (DCR) endoscopica permette di ristabilire una comunicazione tra le vie lacrimali e la fossa nasale per via endonasale, senza incidere la cute del viso. L'indicazione chirurgica viene posta in base al parere dell'oftalmologo, all'esame rinologico e alla diagnostica per immagini, rappresentata essenzialmente dalla dacrioTC, che precisa le modalità operatorie. I metodi endoscopici non consentono tuttavia di ignorare i tre principi chirurgici della DCR classica, che devono assolutamente essere rispettati affinché la procedura risulti efficace: rispetto della pompa lacrimale; ottenere una neocomunicazione la più ampia possibile tra le vie lacrimali e la fossa nasale; apertura della stomia centrata sul canalicolo di unione.
La DCR endonasale sotto videoendoscopia tende sempre più a soppiantare la via esterna. Ottiene praticamente lo stesso tasso di successo definitivo, ma permette, inoltre, una guarigione rapida grazie a un controllo visivo permanente, con un'assenza pressoché totale di sanguinamento e soprattutto senza cicatrice cutanea.
Infine, da circa quindici anni, sono apparse nuove tecniche: DCR laser assistita (per via transcanalicolare, endonasale o con una combinazione delle due), protesi endocanalari (stent, palloncini), interventi in microendoscopia endocanalicolare. Queste tecniche non hanno per il momento dimostrato dei risultati stabili.
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