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L’otosclerosi rimane sempre una delle patologie che presenta indicazioni più attendibili e meno discusse nell’ambito della chirurgia della sordità. I principi di base di questa chirurgia, che consistono nell’apertura della fossa ovale (fossetta della finestra del vestibolo nella nuova nomenclatura anatomica internazionale) e nel ristabilimento dell’effetto columella attraverso il posizionamento di una protesi incudostapediale, sono universalmente ammessi e può essere cos data al paziente la speranza di un buon risultato audiologico, se l’organo del Corti non è lesionato. Si rimane quindi stupiti dalla molteplicità delle tecniche proposte nel dettaglio, la cui diversità è spesso legata all’esperienza e alle diverse metodiche.
Queste apparenti diversità presentano però il vantaggio di permettere di adattarsi alle diverse condizioni anatomiche e alle eventuali difficoltà che possono portare, durante l’intervento, a riconsiderare la tecnica abitualmente utilizzata. Infine, da qualche anno, alcune équipe hanno studiato il contributo del laser. |